“Un plauso all’attenzione mostrata all’interno dell’ospedale per aver scovato e denunciato un barbiere abusivo, come ci riporta la cronaca. Da tempo, grazie anche alla nostra capillare sensibilizzazione, riscontriamo un livello alto di attenzione su questi temi. Ribadiamo che non vanno dimenticati i requisiti igienico sanitari indispensabili per esercitare le attività di barbiere, acconciatore, estetista, tatuatore”. Teresa Salvino, responsabile CNA Benessere e Sanità, esprime soddisfazione per un altro caso di abusivismo denunciato.
“Il fenomeno dell’abusivismo nel settore dei servizi alla persona, specialmente nel campo dell’acconciatura e delle cure estetiche – spiega la funzionaria CNA - in Italia viene calcolato attorno al 40% delle prestazionie sta assumendo dimensioni preoccupanti anche nella nostra Regione. Le attività irregolari, esercitate nelle case private o in sedi prive delle necessarie autorizzazioni, non solo generano pesanti ripercussioni economiche alle imprese che lavorano regolarmente, ma possono comportare pesanti danni alla salute dei consumatori a causa dell’utilizzo di prodotti scadenti e per la mancanza di preparazione professionale degli operatori”.
Nel caso specifico del finto barbiere al Santa Maria Nuova, l’attività illecita era svolta in un luogo pubblico da una persona recidiva, già condannata per lo stesso reato. Un fatto gravissimo, che dimostra quanto sia fondamentale l’azione di vigilanza continua e la collaborazione dei cittadini.
“Sono sempre di più i Comuni della nostra provincia - conclude Teresa Salvino - che aderiscono al protocollo d’intesa proposto da CNA e sottoscritto dalle altre associazioni, che contribuiscono senza dubbio a far aumentare le segnalazioni per arginare l’abusivismo. Le azioni da fare sono ancora tante, ma è opportuno ribadire la nostra soddisfazione per i numerosi risultati che riusciamo ad ottenere a vantaggio della categoria e di tutta la comunità”.