“L’autotrasporto è un servizio pubblico essenziale, non solo per garantire i cicli produttivi ma anche per gli alimentari ed i generi di prima necessità come i farmaci ed ogni altro genere sanitario, per questo motivo per esso vanno previste misure eccezionali alla stregua di chi opera in prima linea per salvare la vita delle persone che vivono in questo Paese”.
CNA Fita torna a chiedere a gran voce il sostegno ad un settore che se da una parte sta facendo gli straordinari (trasporto merci), dall’altra sta inesorabilmente morendo (trasporto persone).
“Registriamo i primi segnali di attenzione nell’intervento di proroga – spiega Nilde Montemerli, responsabile CNA Fita Reggio Emilia - per garantire la validità dei documenti necessari per la guida degli autisti professionali e nella sospensione del divieto di circolazione per i giorni 15 e 22 marzo. Buone notizie arrivano anche dal Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.
“Si inizia ad avere consapevolezza dell’enorme sforzo cui sono sottoposti gli autisti e dell’insostituibile contributo che gli autotrasportatori stanno fornendo per assicurare tutti i rifornimenti nel mezzo di questa bufera – incalza Montemerli - È però necessario uno sforzo ulteriore per evitare che le misure per il contenimento del virus possano interferire sulle attività funzionali all’operatività dell’autotrasporto che è parte attiva di questo intervento umanitario. Va risolto il problema della chiusura degli sportelli degli uffici territoriali delle motorizzazioni civili che, seppur motivata dalla necessità di prevenire e contenere la diffusione del virus, pregiudica la possibilità di presentare le domande di rinnovo delle revisioni e delle certificazioni ATP per i mezzi allestiti con carrozzeria a temperatura controllata. Occorre, inoltre, evitare che si ripeta quanto messo in atto dall’Austriache ha avviato stringenti procedure di controllo senza darne preventiva comunicazione agli altri Stati membri, generando così file chilometriche e indicibili disagi ai camionisti”.
Il tempo stringe e le imprese stanno iniziando a perdere il lavoro, non incassano. Però nessuno dei creditori è disponibile a rinviare il pagamento del gasolio e di tutti gli altri costi di gestione che le imprese devono sostenere.
“Un paio di aziende di trasporto persone ci hanno annunciato che stanno valutando la cessazione dell’attività. In un comunicato dello scorso 4 marzo avevamo già segnalato gli effetti disastrosi di questa emergenza sanitaria sul turismo e trasporto persone della nostra provincia – conclude la responsabile della CNA Fita reggiana - con un appello all’immediata attuazione degli interventi straordinari di sospensione del pagamento di imposte, tasse e contributi, dei mutui e dei canoni di leasing. Ci auguriamo che le misure straordinarie del maxi-decreto “Cura-Italia” siano sufficienti per la continuità delle nostre imprese”.