“E’ gravissima la mancata approvazione nel Decreto Rilancio delle misure di sostegno al settore dei bus turistici, uno dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia, sostanzialmente paralizzato e con prospettive di ripartenza molto incerte”. Le Unioni CNA Fita di Reggio Emilia e Parma si uniscono nella richiesta di risorse per un settore fermo dallo scorso febbraio.
CNA Fita in questi mesi ha cercato, nel rapporto con tutti i livelli istituzionali, di trovare soluzioni all’azzeramento del fatturato dei bus turistici, scuolabus, taxi e ncc, avanzando proposte concrete e applicabili nell’immediato, rimaste tuttavia inascoltate: il ristoro per il trasporto scolastico nella parte che riguarda i costi incomprimibili, l’integrazione al trasporto pubblico localecon taxi, ncc e bus, dare risorse a fondo perduto ai bus turistici per riuscire a superare questa crisi senza precedenti.
A Reggio Emilia CNA Fita ha organizzato una manifestazione pacifica con i “bus-lumaca” per le strade della città, un settore sceso in piazza per la prima volta nella sua storia.
“Ancora una volta le nostre speranze sono state disattese. Abbiamo incontrato i decisori politici – continua la nota dell’Associazione - e spiegato in modo chiaro la situazione di un settore che rischia di sparire perché impossibilitato a svolgere l’attività di trasporto persone. E’ incomprensibile che l’emendamento approvato dalla commissione bilancio per scongiurare la cancellazione di centinaia di imprese sia stato successivamente stralciato dal testo del provvedimento a causa dei rilievi posti dalla Ragioneria generale dello Stato. Rilievi tecnici che ignorano le ragioni economiche e sociali dell’intervento a favore di un settore in ginocchio”.
Deve essere chiaro che se non ci saranno interventi a favore di questo settore moltissime di queste imprese storiche e legate al territorio, con decine di dipendenti, spariranno.
“Bene i soldi all’Alitalia, bene i soldi per i monopattini e biciclette, ma dubitiamo che potranno essere utilizzati per portare a scuola i bambini. Per fortuna – concludono CNA Fita Reggio e Parma – c’è sempre il “piedi-bus” che potrà tornare utile a settembre, non per tutti ovviamente. Chiediamo al Governo di impegnarsi immediatamente a ripresentare la misura nel prossimo decreto di fine luglio”.