Friday, May 22, 2020
Protesta bus turistici CNA Fita: nessuna ripartenza in vista. Serve liquidità alle imprese

Non abbiamo lavoro, non fatturiamo da marzo e temiamo di andare avanti così fino al 2021 e siamo “gli invisibili” perché il Governo nel decreto turismo non ci cita, si parla di ristorazione, strutture alberghiere, stabilimenti balneari ma nessuno ha parlato finora delle agenzie di viaggio e le aziende di pullman turistici. Siamo qui oggi per ribadire con forza che i bus turistici esistono, le nostre sono imprese sane, locali, con tanti anni di storia alle spalle, tanti dipendenti e la voglia di andare avanti. Non abbiamo liquidità, i nostri dipendenti sono in cassa integrazione fino a metà giugno. E dopo? Molti di loro hanno già iniziato a cercare un altro lavoro”. E’ iniziata con la fotografia di un comparto in ginocchio fornita da Paolo Gaspari, portavoce CNA trasporto persone, la conferenza stampa di presentazione delle motivazioni che hanno spinto questa mattina il comparto bus turistici appartenenti a CNA Fita Reggio Emilia a dare vita ad unamanifestazione di “bus-lumaca”lungo le vie della città.

“Fatturato 2020 ZERO? Per noi e i nostri lavoratori NON C’È FUTURO”; “Bus Turistici: Siamo ”Gli Invisibili”; “Vogliamo Vivere: Non Fateci Morire”; “Fermi Fino Al 2021? Fateci Lavorare!”; “2020: non ci hanno mai fermati ma non siamo mai partiti”. Sono gli slogan scelti per i cartelli appesi sui 25 pullmanpresenti alla manifestazione, appartenenti a 13 aziende, che dal piazzale Azzurri d’Italia hanno sfilato fino a Piazza Tricolore suonando i clacson per far sentire la loro voce a tutta la città.

“Il settore trasporto persone è stato tra i primi a fermarsi – ha spiegato in conferenza il direttore generale CNA Azio Sezzi - e ancora oggi, a oltre due mesi dall’inizio della pandemia e con la riapertura del 90% delle attività, è totalmente bloccato e non ha elementi di certezza rispetto alla ripresa dell’attività. E’ una situazione molto grave che deve essere portata all’attenzione di tutti. CNA ha lavorato molto in questi mesi, svolgendo il suo ruolo primario di corpo intermedio tra istituzioni e gli associati al fine di trovare soluzioni alle numerose difficoltà economiche conseguenti all’emergenza sanitaria. Ad una situazione straordinaria non si può rispondere con mezzi e tempi ordinari. Stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per raccogliere le istanze degli imprenditori e portarle sui tavoli decisionali comunali, provinciali, regionali e nazionali”.

Impegno ribadito dal presidente CNA Fita Sante Zambelli e dalla responsabile dell’Unione Nilde Montemerli, che hanno sottolineato come l’Associazione è vicina alle imprese ed è pronta a scendere in piazza con loro per essere letteralmente al fianco delle piccole e medie imprese. Le imprese associate a CNA Fita hanno complessivamente circa 150 pullman e altrettanti dipendenti, oltre ai titolari e ai soci. In media un pullman, a seconda dell’anno di immatricolazione, vale circa 200.000 euro. Un patrimonio importante, dunque, che da oltre due mesi non produce fatturato.

Le Proposte CNA. Ma cosa chiedono i titolari delle aziende di bus turistici? Innanzitutto, l’istituzione di un fondo dedicato per assicurare la liquidità e permettere a questa categoria di resistere fino al prossimo anno; la certezza di essere inclusi nel prossimo “decreto turismo” e che le imprese private siano usate per integrare il trasporto pubblico locale fino al ritorno alla normalità.

Le Pmi del trasporto persone possono offrire un prezioso contributo alle esigenze di mobilità collettiva, potenziando l’offerta (considerato che gli autobus potranno trasportare circa la metà della capienza consentita per rispettare il distanziamento sociale) con mezzi nuovi e “amici dell’ambiente” (Euro6) e fornendo una risposta adeguata alle criticità del trasporto e uno strumento di sostegno a migliaia di imprese.

Tante le testimonianze degli imprenditori presenti, condivise in diretta facebook sulla pagina di CNA Reggio Emilia. Tra chi aveva appena acquistato pullman nuovi prima dell’inizio della pandemia e si ritrova con circa trecentomila euro in meno nelle casse, a chi non sa come pagare i propri dipendenti quando finirà la copertura della cassa integrazione covid, l’appello al Governo è unanime: “Ci siamo anche noi e abbiamo bisogno di liquidità per non morire”.

Alla manifestazione hanno aderito le aziende di autonoleggio: Franceschini Walter; F.LLi Panizza Snc di Panizza Paolo e A.; Fontana Srl; Azzimondi Bus Sas; Borghi Arnaldo; Europullman Snc di Gaspari Paolo e C.; Fantini noleggio bus Srl; G.A.M. Trasporti Srl; Montermini Srl; Soncini e Artoni Snc; Val D’Enza Tours Snc; Montecchi Katia; Kodra Rustem. 

Fotogallery completa della manifestazione sulla pagina FB CNA Reggio Emilia.

Guarda il servizio di TGreggio.