“Con la conferma dell’estensione al 2019 e 2020 della possibilità per gli autotrasportatori di ottenere un rimborso per il ristoro delle maggiori spese sostenute dopo il crollo del ponte Morandi di Genova diventa evidente quanto sia importante cogliere questa opportunità. Le strutture CNA possono essere il giusto tramite per farlo”. Nilde Montemerli, responsabile di CNA Fita Reggio Emilia, invita le imprese ad approfittare dei fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2019 che ha autorizzato una spesa pari a 80 milioni di euro per ciascuno dei due anni.
Il provvedimento fa riferimento a tutte le imprese del territorio nazionale che hanno subito danni economici derivanti dalla forzata percorrenza di tratti autostradali aggiuntivi rispetto a quelli abituali e dalle ulteriori difficoltà logistiche dipendenti dall’ingresso e dall’uscita delle aree urbane e portuali di Genova.
La sollecitazione di CNA Fita a fare domanda di rimborso è supportata dai dati poco incoraggianti relativi al 2018: lo scorso anno hanno fatto domanda solo 643 imprese, per un totale di 624.000 missioni di viaggio ed un valore del singolo ristoro pari a 32 euro. Le imprese che lavorano con Genova e con il suo porto sono certamente molte di più delle 643.
“Le nostre sedi – aggiunge Montemerli - possono offrire, alle imprese aventi diritto con sede in qualsiasi località dell’intero territorio nazionale, il servizio di raccolta della documentazione necessaria, presentazione della domanda ed assistenza per il conseguimento dell’importo di competenza. Il servizio di gestione e assistenza delle domande è a cura di CNA di Genova, soggetto accreditato presso l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, a condizione che l’impresa sia associata o si associ alla CNA di riferimento territoriale”.
In prossimità dell’avvio della nuova procedura per l’anno 2019, e in attesa della pubblicazione delle nuove linee guida da parte dell’ Autorità di Sistema Portuali e dell’indicazione dei tempi e dei modi di presentazione delle domande, chi è interessato può contattare: fita@cnare.it