Monday, February 22, 2021
Di nuovo in zona arancione: spostamenti tra comuni liberi per i servizi alla persona. L'appello di CNA

 In questi giorni si stanno moltiplicando le petizioni delle imprese CNA del settore benessere (acconciatori, estetisti, tatuatori) in tutta la regione per la raccolta firme da consegnare alle Istituzioni nazionali e locali per chiedere che la limitazione agli spostamenti tra comuni nella zona arancione per i servizi alla persona sia cancellata dalla Regione Emilia-Romagna. Iniziativa sostenuta appieno dal presidente CNA Benessere e Sanità Andrea Guerrieri: “I protocolli di sicurezza sono rigorosi, sono da sempre parte integrante del nostro lavoro e ora più che mai li stiamo rispettando con forme ancora più stringenti fin dall’inizio dell’emergenza covid, perché abbiamo grande attenzione per la nostra salute, quella dei dipendenti e dei clienti”.

“Riteniamo pertanto profondamente ingiusta – prosegue Guerrieri - l’applicazione del Dpcm 3/11/2020 che impedisce ai cittadini in zona arancione di spostarsi in un comune diverso da quello di residenza per recarsi dal proprio acconciatore, estetista o tatuatore di fiducia. Lo stesso vale per i colleghi toelettatori, che in base alla classificazione dei codici Ateco rientrano nei servizi alla persona”.

Infatti, anche nei laboratori dei toelettatori ci sono tutte le condizioni per continuare a svolgere l’attività in sicurezza. L’organizzazione e le modalità di svolgimento del lavoro, sempre su appuntamento, garantiscono il rispetto e la massima distanza di sicurezza tra gli operatori e i proprietari degli animali. Cani e gatti non sono veicolo di contagi e sono solo loro gli effettivi destinatari della prestazione.

“Noi come Associazione – spiega il presidente CNA Benessere e Sanità - siamo in contatto continuo con la Regione e stiamo continuando a esercitare la nostra azione di rappresentanza per spiegare tutte le motivazioni alla base di questa richiesta. Con il ritorno in zona arancione da una settimana all’altra, è molto importante definire una volta per tutte la possibilità di continuare a lavorare per le imprese del settore servizi alla persona, che hanno un alto livello di personalizzazione e si fondano su un rapporto fiduciario con la clientela. Per questo in alcune Regioni, pur classificate in zona arancione, i clienti hanno potuto spostarsi tra comuni per recarsi dall’acconciatore o dall’estetista”.

Il malessere del settore non va sottovalutato. In un recente sondaggio realizzato da CNA, il 6% delle imprese del settore ha dichiarato che rischia di dover chiudere l’attività. Il 30% dichiara invece che sta resistendo, ma teme di non farcela.

“NON crediamo – conclude Andrea Guerrieri – che questa concessione aumenti il rischio di contagio: questi servizi alla persona si svolgono infatti su appuntamento, quindi il flusso viene regolato indipendentemente dal Comune di provenienza del cliente. Inoltre, visto il costante contatto con i clienti, gli operatori del settore dovrebbero rientrare tra le categorie da vaccinare subito”.