"Quello che avevamo ampiamente previsto si sta purtroppo verificando - dicono le associazioni di autotrasporto riunite sotto la sigla Unatras - la committenza (cioè il settore produttivo) si sta già rivolgendo all’estero per sostituire i servizi di trasporto forniti dai vettori italiani".
Unatras (di cui fanno parte le principali associazioni dell’autotrasporto: Fai, Fiap, Unitai e Assotir per Conftrasporto-Confcommercio, Cna Fita, Confartigianto Trasporti, SnaCasartigiani) è "sorpresa, allibita e indignata dal fatto che, in questa fase di ripresa, il Governo stia mettendo in difficoltà imprese e lavoratori che nelle fasi più drammatiche della pandemia hanno garantito al Paese l’approvvigionamento dei farmaci e dei beni di prima necessità".
La nota congiunta, diffusa dai ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Salute, precisa infatti che gli autotrasportatori provenienti dall’estero saranno esentati dall’obbligo del green pass, a condizione che le operazioni di carico /scarico siano effettuate da altro personale.
UNATRAS ritiene inaccettabile che il Governo preveda un regime alternativo sulla normativa del green pass a unico vantaggio delle imprese estere. A tutto questo, si aggiungono le dichiarazioni rese dal ministro dell’Ambiente Cingolani, che propone di eliminare gli interventi sulle accise per l’autotrasporto attualmente in vigore. Dichiarazioni che Unatras ritiene inopportune.
“Se quest’ultima iniziativa è orientata a rinunciare a un asset strategico come quello della logistica e dell’autotrasporto in Italia lo dica chiaramente”, conclude Unatras.