UNATRAS e altre associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto sono state ascoltate dalla IX Commissione permanente trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, sul tema: “Modifiche e integrazioni al codice della strada”.
Per la CNA Fita ha partecipato il Presidente nazionale Patrizio Ricci, che è intervenuto a nome di UNATRAS data l’indisponibilità del suo Presidente pro-tempore.
L’invito ha rappresentato una straordinaria opportunità non solo per esprimere un parere sulle proposte di modifica al codice della strada avanzate dai relatori, ma anche per evidenziare la necessità di interventi e modifiche funzionali a superare criticità ad esso collegate e frequentemente denunciate dalle imprese.
Il presidente Ricci ha infatti premesso che, prima di qualsiasi proposta di modifica del Codice della strada, sarebbe estremamente necessario dare attuazione a quella importante parte di articoli e disposti che, dopo 27 anni dall'entrata in vigore, risultano ancora disattesi e che creano per questo tanti disagi e criticità alle nostre imprese.
Ricci ha quindi sinteticamente illustrato agli onorevoli presenti all’audizione, tutte le norme contemplate dal Cds, che ad oggi sono rimaste lettera morta chiedendone urgente attuazione:
- DIVIETI DI CIRCOLAZIONE =vorremmo che nell’applicazione delle limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti (Art. 6 C.d.S) sia garantito che le esigenze di sicurezza stradale siano contemperate con gli effetti che i divieti determinano sull’attività di autotrasporto nonché sul sistema economico produttivo nel suo complesso (Art. 7, D.P.R. n°495/1992 così come modificato dall’articolo 11 del D.L. 9.2.2012, n°5 convertito in Legge n°35/2012). Chiediamo pertanto di modificare l’articolo 6 Cds (e l’articolo 7 del suo regolamento di attuazione) nella parte in cui stabiliscono che tra le giornate oggetto dei divieti di circolazione ricadono sempre quelle festivi.
- NEVE ED EMERGENZE VIABILITÀ = ai sensi dell’articolo 14 del Cds, vorremmo che gli enti proprietari-concessionari delle strade garantissero la fruibilità delle strade e della rete autostradale in previsione di particolari eventi meteorologici, nonché la sistematica manutenzione delle infrastrutture, onde evitare che si scarichino sulle imprese gli effetti di una gestione emergenziale.
- MACCHINE AGRICOLE = ad oggi questi veicoli, quelli più datati (immatricolati dal 1973 al 1990), non sono stati messi nella condizione di rispettare gli obblighi di revisione così come sancito dall’articolo 111 del Cds, contribuendo così non solo a favorire gli infortuni legati all’uso dei trattori agricoli non adeguati alle normative sulla sicurezza, ma anche al loro uso distorto nell’ambito del trasporto di merci per conto di terzi.
- REVISIONI = sono anni che lamentiamo il mancato rispetto dei tempi di revisione dei veicoli pesanti con massa complessiva maggiore a 35 Q.li che pregiudica la sicurezza e penalizza le imprese che devono recarsi all’estero; ora che la legge di Bilancio 2019 ci ha dato finalmente una risposta concreta con la possibilità di affidare ai privati anche questo tipo di revisioni (modifica articolo 80, comma 4 Cds), non vorremmo che, per l’ennesima volta, tutto venisse vanificato dalla mancata predisposizione del relativo decreto di attuazione alla cui stesura, per altro, chiediamo di partecipare.
- COMPORTAMENTI UNIFORMI DEGLI ENTI = gli entri proprietari-concessionari delle strade che, ai sensi degli articoli 10 e 14 del C.d.S provvedono al rilascio dellespecifiche autorizzazioni per i trasporti eccezionali e/o in condizioni di eccezionalità, dovrebbero prevedere prescrizioni, limitazioni e altre disposizioni relative alle autorizzazioni, per quanto possibile, uniformi tra i vari enti interessati al transito (DPR 495/1992, Articoli: 13, co.8 ; 16, co. 1, ultimo periodo; 16, comma 3); in realtà tutto ciò è puntualmente disatteso, nonostante anche la diffusione della Direttiva del MIT n°293/2017 che appunto invitava alla costituzione, tra l’altro, degli sportelli unici per l’accettazione e la gestione delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni.
- ARCHIVIO NAZIONALE DELLE STRADE = l’articolo 226 del Cds che, tra l’altro, stabilisce l’obbligo, a carico dei gestori autostradali e degli enti proprietari delle singole vie, di indicarne e garantirne le condizioni di fruibilità anche in occasione di eventi straordinari, è dirimente per tutto il mondo dell’autotrasporto: le imprese spesso non conoscono eventuali alternative in caso di chiusura di strade e, nel caso dei trasporti eccezionali, devono districarsi in una giungla di divieti e limitazioni di massa diffuse a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale, senza conoscere alternative rendendo difficile e complesso perfino dettagliare un viaggio e presentare un preventivo ai committenti.
A fronte di queste evidenziazioni, il Presidente nazionale CNA Fita, a nome di UNATRAS, ha ribadito la stringente necessità di attuare, quanto prima, quanto previsto dagli attuali articoli del codice della strada.