Leoni Salotti del cavalier Riccardo Leoni il 29 giugno festeggia i 90 anni di attività. Un’azienda storica di Reggio Emilia che è già arrivata alla quarta generazione. Tutto nasce con il padre di Riccardo, Ernesto, nel 1932 che apre il negozio in via Guasco, dopo aver lavorato come tappezziere alle Reggiane foderando le poltroncine dei treni.
Riccardo fin da piccolo ha aiutato il padre, ma è solo dopo la fine della guerra, al ritorno dai campi di concentramento, che decide di entrare a pieno titolo nell’attività di famiglia. Nel 1955 l’azienda si ingrandisce e vengono assunti i primi dipendenti, fino ad arrivare negli anni ad un massimo di 28 collaboratori. Nel 1985 l’attività si sposta in via Marchi, dove attualmente risiede, e ad oggi è gestita da Stefano Leoni (figlio di Riccardo) e sua moglie.
“Per oltre 30 anni ho girato tutta l’Italia – ha detto il cav. Riccardo Leoni, che a 97 anni è sempre pronto a dare il suo contributo in azienda - aggiungendo alla riparazione anche la produzione; ho cominciato facendo le cabriolet, le poltroncine da toeletta per il trucco. Ricordi legati all’attività ce ne sono tanti sicuramente la soddisfazione maggiore la danno le persone e i legami che si sono creati in tanti anni di attività. Sono 30 anni che non giro più, ma ci sono ancora persone che chiamano per sapere come sto”.
A prendere le redini dell’azienda il figlio Stefano, che dal 1987 è entrato in società e recentemente ha assunto suo figlio, il diciottenne Luca. Leoni Salotti ha clienti principalmente in nord Italia e lavora molto con la riparazione, perché come spiega Stefano: “c’è meno concorrenza rispetto alla grande industria che punta solo sul nuovo. La nostra produzione è legata alla personalizzazione, perché con gli spazi ridotti delle case di oggi si ha sempre più bisogno di mobili su misura. Avere la falegnameria al nostro interno è un grosso vantaggio per ridurre i tempi e ci consente di tenere tutto sotto controllo, dalla progettazione alla realizzazione alla consegna finale”.
“Il mestiere in sé è cambiato poco nel corso di questi anni è cambiato sicuramente il modo di comunicare il prodotto con l’avvento di Internet e dei social, anche se lo strumento principe, ieri come oggi, resta il passaparola. Ci punto molto perché la buona pubblicità fatta da chi ha provato con mano ed è rimasto soddisfatto non ha paragoni”. Una conclusione a cui Stefano è arrivato considerando l’intero percorso professionale svolto dal papà, che infatti alla domanda sul segreto del suo successo e dei 90 anni di attività ha risposto: “La qualità del lavoro. Abbiamo passato dei periodi difficili, da ultimo la crisi dovuta alla pandemia, eppure siamo sempre rimasti in piedi perché la gente torna dove si è trovata bene”.