Wednesday, January 11, 2023
Imprese culturali: contributi a fondo perduto e finanziamenti

Importanti novità per le imprese culturali creative: tra le norme inserite nella Legge di Bilancio 2023 figura anche l’incremento del “Fondo per le piccole e medie imprese creative” che viene potenziato con uno stanziamento di 3 milioni di euro per il 2023 e di 5 milioni per il 2024.

L’incremento del Fondo - istituito con la Legge di Bilancio 2021 - è stato deciso dal Governo per continuare a sostenere e finanziare la nascita e lo sviluppo delle imprese culturali e creative al fine di “favorire il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta culturale nazionale, come mezzo di crescita sostenibile e inclusiva, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile.”

La norma, che rimanda a quanto indicato nella già citata Legge di Bilancio 2021, mette a disposizione delle aziende che posseggono i requisiti previsti una serie di contributi agevolati da utilizzare per il raggiungimento delle seguenti finalità:

  • avviare nuove società o il consolidamento di quelle già costituite;
  • favorire la collaborazione con imprese di altri settori produttivi, università e enti di ricerca;
  • sostenere le start-up innovative con strumenti finanziari partecipativi;
  • svolgere attività di analisi, promozione e valorizzazione del settore.

Gli strumenti a disposizione degli imprenditori “creativi” che intendono fondare una nuova impresa o sviluppare e consolidare una realtà già esistente, sono principalmente tre:

  • contributi a fondo perduto;
  • finanziamenti agevolati;
  • o la loro combinazione.

La norma, infine, prevede anche il sostegno - tramite l’erogazione di voucher - di tutte quelle imprese (micro, piccole e medie), appartenenti a settori diversi, che vogliono avvalersi dei servizi offerti dalle imprese creative.

Chi può beneficiarne. Salvo eventuali modifiche, i criteri di accesso al credito dovrebbero essere quelli già indicati nel decreto ministeriale del 19 novembre 2021, in base al quale potranno beneficiare delle agevolazioni previste dal fondo le imprese di micro, piccola e media dimensione in fase di costituzione, o già costituite al momento della presentazione della domanda di agevolazione, che abbiano sede legale e operativa ubicata sul territorio nazionale e che operino in ambito creativo e culturale. All’interno del decreto vengono indicati anche i codici Ateco delle attività ammesse a finanziamento.

Per essere di aiuto alle imprese, ricordiamo cosa s'intende per impresa culturale e creativa. Il comma 112 dell’art.1 della Legge di Bilancio 2021 fornisce  una definizione chiara: sono imprese culturali creative “tutte le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative.”

In particolare, i settori operativi che possono beneficiare delle agevolazioni previste dalla norma sono quelli relativi a:

  • architettura e design;
  • archivi, biblioteche, musei;
  • artigianato artistico;
  • audiovisivo, cinema, televisione e contenuti multimediali;
  • software e videogiochi;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale;
  • festival, musica, letteratura;
  • arti dello spettacolo, editoria, radio, arti visive;
  • comunicazione e pubblicità.
Per info: Chiara Bulgarelli, chiara.bulgarelli@cnare.it, tel. 0522356364

Per approfondimenti:

 Legge di Bilancio: confermati i contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese culturali